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ASSODANZA ITALIA - AUDIZIONE IN PARLAMENTO DEL 4 LUGLIO 2023 IN MATERIA DI RIFORMA DELLO SPORT
ASSODANZA ITALIA - AUDIZIONE IN PARLAMENTO DEL 4 LUGLIO 2023 IN MATERIA DI RIFORMA DELLO SPORT - 6/7/2023

Martedì 4 Luglio, per la seconda volta, Assodanza Italia è stata audita in Parlamento. Nello specifico, al Senato, nell’audizione richiesta dalla X^ commissione Lavoro congiunta con la VII^, sui temi trattati nel decreto correttivo bis della Riforma dello Sport.

Il comparto dei lavoratori nell’ambito della Danza, attraverso l’intervento della Presidente Miriam Baldassari, ha dato voce alle proprie considerazioni sulla suddetta riforma, evidenziandone alcune criticità e facendo proposte per allinearla il più possibile alle esigenze dei lavoratori.

Da subito, la Baldassari ha evidenziato che la nuova classe di contribuenti, profilata dalla Legge di Riforma, abbia capacità economiche davvero irrisorie.
Con preciso riferimento a diversi articoli della riforma, ha proposto alcune modifiche necessarie :
Per gli EPS (generalmente multidisciplinari) non prevedere alcun divieto a tutti i componenti di Organi Amministrativi di ASD e SSD di ricoprire qualsiasi carica in altre ASD e SSD nell’ambito del medesimo ente, trattandosi di attività prevalentemente amatoriali e promozionali e come tali che non andrebbero a creare criticità.

È stato affrontato anche il tema dell’adeguamento degli statuti, con la proposta di applicare la stessa previsione in materia di Enti del Terzo Settore sostituendo il termine previsto per l'adeguamento degli statuti con le maggioranze previste per l'assemblea ordinaria.
Sempre con riferimento al Terzo Settore, ADI ha auspicato l’adozione dei medesimi schemi di bilancio, nonché l’esenzione dell’imposta di registro per le modifiche statutarie imposte dal decreto 36/21 come già prevista dal Codice Terzo Settore.



La Presidente ha proseguito il suo intervento con alcune considerazioni di carattere generale, in materia di defiscalizzazione per i rapporti inferiori ai 5.000 euro annui affinché essa includa anche l’imposizione Inail; ha altresì evidenziato l’assenza di un CCNL specifico per lo sport dilettantistico che offra parametri qualificatori del rapporto di lavoro.

In ambito previdenziale, non sono mancati i riferimenti ad una ipotetica contribuzione per fasce di età (che consenta oneri proporzionali alla reale possibilità di beneficiare di una pensione congrua), e ad una auspicabile estensione dell’apprendistato non solo agli atleti, ma anche ai giovani tecnici.
Sebbene la riforma sia stata richiesta a gran voce, la Presidente Baldassari ha portato alla luce la diffusa preoccupazione per l’impatto economico della stessa, richiamando alla necessità di prevedere un fondo strutturale (stimabile intorno agli 80 milioni di euro) finalizzato ad attutire l’impatto del costo del lavoro eliminando l’IRAP dai compensi sportivi.


Alla luce di quanto esposto, emerge chiaramente l’urgenza di istituire un tavolo permanente di lavoro, controllo, verifica, che rappresenti tutti i soggetti portatori di interesse coinvolti, non solo afferenti all'ambito CONI-CIP, ma anche e soprattutto le associazioni di categoria, e che si insedi al più presto, per accompagnare il processo di riforma, soprattutto nei suoi primi anni di applicazione.
Con altrettanta urgenza è stata evidenziata la necessità di creare una nuova categoria di lavoratori di base sulla PROFESSIONALIZZAZIONE dei tecnici dell'attività motoria e sportiva di base, destinata al mondo del dilettantismo, prevedendo
l'identificazione di percorsi di qualifica che abbiano requisiti di accesso e modalità di erogazione omogenei, e che siano allineati con i parametri europei.

Tra le proposte di sussidio, lo “SPORT VOUCHER” destinato alle famiglie che investono nello sport si prospetta come un valido incentivo a praticare le attività ma genera anche un volano di buone pratiche di salute e benessere per tutta la società civile.

Al fine di concretizzare quanto auspicato, sarà necessaria una maggiore e migliore comunicazione tra gli organismi sportivi, le loro interfacce di affiliazione e gli enti preposti alla gestione delle procedure, detentori delle piattaforme.

L’audizione si è conclusa con la richiesta, da parte della Presidente ADI, di fornire informazioni chiare, precise ed esaustive, migliorando l'attuale comunicazione circa il processo di Riforma e gli annessi e mettendo in campo campagne di veicolazione dei contenuti della Riforma e relativi adempimenti attraverso i canali istituzionali, le autorità delegate in materia e le società in-house appartenenti al mondo dello sport.