
DANZA, AGONISMO E CAMPIONATI : LE PROSPETTIVE PER IL RITORNO ALLE LEZIONI IN PRESENZA - 9/12/2020
A seguito delle restrizioni imposte nell'ultimo DPCM, la Danza e tutti gli sport amatoriali hanno subìto una nuova battuta d'arresto.
Sono esclusi da tali provvedimenti tutti gli atleti di rilevanza internazionale, solitamente impegnati in campionati e/o competizioni riconosciuti dal CONI o dal CIP, ai quali è stato concesso di continuare ad allenarsi nelle sedi ordinarie (seppur a porte chiuse).
Con riferimento alla Danza, alla luce di quanto indicato nel DPCM, si evince che un allievo affiliato con tessera AGONISTICA ed in possesso di adeguata certificazione medica agonistica possa riprendere a frequentare le lezioni in sede, in vista della partecipazione ad uno degli eventi o competizioni di cui sopra che saranno a breve inseriti nel calendario consultabile sul sito del CONI.
Fin dalla nuova chiusura imposta a fine Ottobre, infatti, diversi direttori di scuole di Danza hanno scelto di adeguarsi alle precisazioni sopra indicate al fine di poter rientrare nelle categorie esentate dalle restrizioni riprendendo le lezioni in presenza.
Hanno iniziato dunque a susseguirsi una serie di comunicazioni ufficiali e post sui social in cui diverse scuole di Danza, con grande entusiasmo, annunciavano il ritorno in sala in linea con le indicazioni del Decreto.
Nella maggior parte di questi comunicati, però, compaiono termini come "atleti", "agonismo", "campionato", tutti vocaboli spesso considerati ben lontani dal mondo della Danza.
A tal proposito AssoDanza Italia, mediante una nota ufficiale, assume una posizione chiara e perfettamente in linea con i propri princìpi fondanti.
Di seguito il testo integrale:
Gentilissimi associati,
in relazione alle richieste di chiarimento pervenute da tutte le Regioni d’Italia, circa la possibilità per le ASD e SSD iscritte agli Enti di Promozione Sportiva e alle Federazioni, di poter svolgere lezioni di danza in presenza motivando questa attività con la partecipazione ad eventi di interesse nazionale riconosciuti dal CONI, AssoDanza Italia esprime la sua posizione in merito.
L'ultimo DPCM 3 dicembre 2020 ha modifcato gli articoli precedentemente in vigore in materia, esplicitando quanto segue:
“Art. 1 comma 10 lettera e) sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del (CONI) o del (CIP) riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive FSN, DSA, EPS, ovvero da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico.
Le sessioni di allenamento degli atleti agonisti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera e muniti di tessera agonistica, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive FSN, DSA e EPS”.
A tale comunicazione è seguita, in data 4 dicembre una circolare del CONI che impone agli organismi affilianti, tra cui tutti gli Enti di Promozione Sportiva, la trasmissione urgente dei calendari con gli eventi e le competizioni di preminente interesse nazionale, che aggiorni il precedente calendario, già pubblicato sul sito del CONI in ottemperanza allo scorso Decreto.
In base alle attuali nuove disposizioni, gli eventi e le competizioni dovranno rispettare i seguenti requisiti:
1. il preminente interesse nazionale ovvero le competizioni aventi natura internazionale (specificando l'organismo internazionale di riferimento) e le competizioni aventi natura di campionato italiano o gara equipollente;
2. la riserva di partecipazione ai soli atleti tesserati come agonisti, da
evidenziare nei rispettivi regolamenti gara o disposizioni per l'attività agonistica (da allegare nella trasmissione ai calendari, per la pubblicazione);
3. la presentazione agli organizzatori dell'evento, da parte degli atleti agonisti, o delle rispettive associazioni sportive, di una copia della certificazione per l'attività sportiva agonistica regolamentata dal Decreto del Ministro della Sanità del 18 febbraio 1982;
4. la conservazione della certificazione per l'attività sportiva agonistica presso la società sportiva di appartenenza di tutti i partecipanti ai predetti eventi e competizioni ovvero alle relative sessioni di allenamento.
Siamo a conoscenza che da più parti sono pervenute al CONI, nei giorni scorsi, numerose rimostranze, ad evidenziare come alcune organizzazioni avessero cercato, negli articoli del precedente decreto governativo, un “escamotage” per consentire la riapertura indiscriminata dei corsi di danza.
Siamo certi della notevole difficoltà nel proseguire le lezioni di danza all’aperto d’inverno, a causa delle condizioni meteorologiche che inibiscono la didattica per tutte le fasce d’età, e sappiamo quanto si sia indebolito l’interesse e l’attenzione della maggioranza degli allievi per le lezioni di danza on-line.
Sappiamo anche che per gli allievi dei corsi semi-professionali, il cui studio quotidiano verte alla partecipazione a vetrine coreografiche, audizioni, eventi competitivi o esibizioni internazionali, un periodo di stop forzato dallo studio intenso abituale, comporterà conseguenze a livello corporeo che necessiteranno mesi di recupero, con una importante compromissione del livello tecnico a fatica ottenuto negli anni.
Siamo consapevoli che le realtà ove siano presenti corsi che, paragonati al mondo sportivo, risultino assimilabili al livello agonistico non professionale, per improcrastinabili necessità, come previsto dall'attuale DPCM, saranno nella condizione di riaprire le lezioni in presenza, alle seguenti condizioni:
• iscrivere gli allievi ad una evento inserito nel nuovo calendario degli eventi e competizioni di preminente interesse nazionale rivolti agli atleti agonisti, che sarà pubblicato a breve sul sito del CONI;
• organizzare lezioni a porte chiuse, consentite ai soli atleti tesserati come agonisti presso il proprio organismo sportivo affiliante; tali atleti dovranno essere in possesso di adeguata certificazione medica agonistica, depositata presso l'Associazione o Società Sportiva d'appartenenza;
• richiedere agli allievi agonisti la certificazione medico agonistica, inviando preventivamente elenco nominativo di ogni partecipante, e conservando presso la propria sede tale certificazione.
Tenuto conto di tutto quanto detto, AssoDanza Italia continua a scoraggiare fortemente la riapertura indiscriminata dei corsi di danza. ADI invita le proprie scuole di danza associate a proseguire la didattica a distanza o all'aperto per la durata del provvedimento in vigore, considerando il mese di dicembre come un’occasione per prepararsi alla prevedibile riapertura di metà gennaio. Questo ambito traguardo sarà più vicino quanto più ciascun Direttore e Insegnante di danza condividerà con i propri allievi e le loro famiglie il nuovo impegno che ci viene chiesto, per assicurare una ripartenza più rapida e in condizioni di salute migliori per tutti.
Per qualsiasi ulteriore specifica, non esitate a contattare i vostri Coordinatori Regionali ADI sul territorio o la segreteria nazionale di AssoDanza Italia.