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LA DANZA RIPARTE? Sì, MA SOLO QUELLA SPORTIVA
LA DANZA RIPARTE? Sì, MA SOLO QUELLA SPORTIVA - 6/5/2020

È di qualche ora fa la notizia che la Commissione tecnico scientifica della FIDS ha dato disposizioni per la ripresa degli allenamenti della danza sportiva, intesi come sessioni di attività fisica inerenti alla disciplina di appartenenza in cui sia presente il tecnico ed uno o più atleti.

Come già anticipato anche per altre attività sportive, è consentito l'allenamento solo in forma individuale o, nel caso di compresenza di più persone, osservando le rigide misure previste per prevenire il contagio e la diffusione del Covid-19 ed i severi protocolli riguardanti la sanificazione degli ambienti e le dotazioni di sicurezza.

Il provvedimento , dunque, si riferisce unicamente ad una categoria che viene inclusa nella definizione di atleti di interesse nazionale (citati anche nell'ultimo dpcm) i quali dovranno essere necessariamente tesserati FIDS.

Eppure, nel comunicato della FIDS, si fa riferimento non solo all'impegno a livello nazionale, ma anche al valore dell'attività fisica come valido strumento di mantenimento del benessere fisico e psicologico e di prevenzione di malattie croniche non trasmissibili, principio valido in generale per tutte le attività sportive.

In virtù della gradualità che caratterizzerà il passaggio da una fase all'altra verso il ritorno alla "normalità", anche le sessioni di allenamento saranno ridimensionate ed adeguate : bisognerà infatti limitare il dispendio energetico evitando attività molto intense, mantenere almeno due metri di distanza - lavorando quindi sul posto ed in maniera individuale - e prevedere uno spazio di almeno 10 metri quadrati per ogni atleta per garantire piccoli spostamenti.
Tra una suddetta area individuale di allenamento e l'altra, inoltre, devono esserci ulteriori due metri di distanza.
Le regole di distanziamento valgono anche per gli istruttori, i quali devono dotarsi di mascherina chirurgica, prestando particolare attenzione alla detersione e disinfezione delle mani ed evitando comunque qualsiasi contatto con gli atleti.

Una serie di provvedimenti certamente in linea con i protocolli validi ormai in qualsiasi ambito, ma altrettanto sicuramente in conflitto con le normali dinamiche che caratterizzano le attività svolte in palestre, centri sportivi e scuole di danza e con gli spazi a disposizione.

Inevitabile, inoltre, è stata la delusione e le manifestazioni di dissenso di tutti i lavoratori del settore danza non compresi nella previsione di ripresa delle attività : danzatori professionisti, membri di compagnie stabili, direttori ed insegnanti di scuole di danza private, amatori, i quali -in virtù della DISCIPLINA che caratterizza lo studio della danza- confidavano nell'applicazione delle misure, seppur restrittive, per poter tornare nelle sale e nelle scuole.

Nel link il comunicato ufficiale FIDS.

Link correlato:
https://www.federdanza.it/images/COVID-19/Linee_guida_allenamenti_FIDS_rev0.pdf